Orgoglio, senso di appartenenza e solidarietà. Tutto racchiuso (e stampato) in una maglietta. E in uno slogan: “Mi son pontalpin”. Sì, perché la fantasia benefica del Comitato frazionale Ponte nelle Alpi ha prodotto una nuova idea. O meglio, una nuova iniziativa: «Abbiamo voluto ripartire dalla base, dalle nostre origini, per riscoprire l'orgoglio di essere parte di una comunità. E condividere un legame comune». Così, ha preso forma la t-shirt con le tre parole in risalto: “Mi son pontalpin”. Un’idea simpatica e originale? Non solo, visto che l’intero ricavato legato alla vendita delle magliette (10 euro il costo) sarà devoluto alla locale Protezione civile. «Dopo il Covid - concludono dal Comitato - questa iniziativa vuol essere anche un elemento di riscatto e aggregazione. Non a caso, abbiamo scelto di coinvolgere tutte le frazioni. Perché tutti devono sentirsi parte della collettività: nessuno escluso». Per acquistare la t-shirt, è possibile rivolgersi direttamente al Comitato frazionale Ponte nelle Alpi e nei principali negozi e punti vendita del territorio. Nel frattempo, un consiglio: guardate questo video (click qui).
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Abbiamo deciso di creare qualcosa partendo dalla base, da un concetto semplice: "da dove vengo e dove vivo". Ed è proprio con questo che abbiamo deciso di avvalorare, credere e riscoprire il termine "Pontalpino", una definizione che si lega alle nostre origini, alla nostra storia e alla nostra quotidianità.
La sfida è quella di far riscoprire a tutti il fatto di essere PONTALPINI! Come abbiamo deciso di farlo? In modo semplice, mettendoci letteralmente addosso questa cosa! "Mi son Pontalpin" una maglietta che ricorda in maniera simpatica e glamour che siamo fieri del posto in cui viviamo. Le T-SHIRT saranno in vendita in vari negozi, bar e ristoranti di tutto il Comune di Ponte nelle Alpi al costo di 10€. Gli interi proventi dalla vendita di queste magliette andranno devoluti alla Protezione Civile di Ponte nelle Alpi, per ringraziarli di tutto il lavoro svolto in questo complicato periodo covid. Cosa aspettate? "MI SON PONTALPIN !" e tu? per info e prenotazioni magliette: segreteria.cfpna@gmail.com 340 93 13 822 Facebook: Comitato Frazionale di Ponte nelle Alpi Si chiama pontenellealpi.eu. Ed è la nuova piattaforma web creata per scoprire, conoscere e promuovere il territorio. L’idea è del Comitato frazionale Ponte nelle Alpi. Così come la realizzazione del sito, che è già online.
Foto e video, storia e blog, ma anche le attività commerciali, i bar e i ristoranti, le strutture ricettive e il turismo: le sezioni sono davvero numerosissime. E ricche di contenuti, pronti a essere aggiornati a cadenza regolare dallo staff. In primis, dal direttivo del Comitato, composto dal presidente Tommaso Carlin, da Andrea De Nard, Stefano Mares, Daniele Olivier e Davide Orano: i cinque hanno presentato ieri il progetto all’amministrazione comunale: in municipio, il sindaco Paolo Vendramini, l’onorevole Roger De Menech, la consigliera comunale Sabrina Dassiè e la responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico, Barbara D’Incà, hanno accolto con profondo interesse ed entusiasmo il nuovo sito. «Questo è uno strumento “di” e “per” Ponte nelle Alpi - spiegano dal Comitato -. Vorremmo far sì che l’intera comunità si sentisse parte attiva di una piattaforma in cui troveranno posto immagini, racconti, ma anche notizie d’attualità e orientate a riscoprire le nostre origini». A proposito dell’attualità, sarà proprio News in Quota il media partner di un progetto che valorizza il presente. Ed è proiettato al futuro. ![]() Chi rompe paga. E chi sporca pulisce. Perché l’educazione e il rispetto del territorio sono alla base della vita di comunità. E allora, se qualcuno deraglia dai binari della civiltà, va riportato in asse. Come sta cercando di fare l’amministrazione di Ponte nelle Alpi, insieme alla Polizia locale. Negli ultimi giorni, infatti, sono comparse diverse scritte sui muri del territorio: no, nessuna forma artistica e nessun bisogno di esprimere liberamente creatività e fantasia. Sono scritte che hanno la sola conseguenza di rovinare il patrimonio pontalpino: dal palazzetto dello sport al parchetto di via Zattieri, passando per il parco Ex Casa Rossa. Ed è per questo che i vertici amministrativi hanno deciso di correre ai ripari. Come spiega il sindaco Paolo Vendramini: «Abbiamo avviato il progetto “Pulisco ciò che ho sporcato: sono responsabile dell’ambiente in cui vivo”. All’inizio della fase 2, alcuni ragazzi hanno confuso la legittima voglia di libertà con la possibilità di sfogare il tempo trascorso chiusi in casa, ponendo scritte su muri di spazi pubblici e privati». Ma ci sono le telecamere, oltre agli occhi vigili delle persone: «Il sistema capillare di video-sorveglianza e il controllo di vicinato hanno individuato i responsabili. In un percorso condiviso tra famiglie, organismi preposti e servizi sociali del Comune, i ragazzi coinvolti saranno impegnati a ripulire le loro bravate». Fondamentale, però, sarà il contributo dei genitori: «Spetta a loro il compito più rilevante in termini di educazione. Per arginare questo fenomeno, il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale». Un’altra indagine è in corso con lo scopo di individuare un secondo gruppo di vandali, formato da ragazzi più avanti con l’età: «Meglio intervenire subito, con decisione - conclude Vendramini -. Stiamo parlando di casi isolati, ma è bene alzare la guardia. Con la speranza che il progetto appena avviato contribuisca a responsabilizzare le persone». Anche i componenti del Comitato frazionale esprimono il loro sconcerto: «Stiamo facendo il possibile per tenere in ordine e curata la zona del parco Ex Casa Rossa - afferma Andrea De Nard -. Trovarsi di fronte a questi atti è deludente: dispiace sapere che certi giovani si divertono a rovesciare cestini dell’immondizia e a imbrattare. E dispiace perché non è la prima volta. Solo venerdì scorso mi sono ritrovato a pulire vecchie scritte. Oggi, però, siamo punto e a capo: tanto è meraviglioso rivedere il parco di nuovo popolato dai ragazzi, quanto è frustrante assistere a continui gesti di vandalismo. Questa zona, intitolata alla memoria del nostro amico Alessandro Mares, ha un valore affettivo inimmaginabile: lì ci siamo cresciuti». |
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autoriAndrea De Nard Archivio
Maggio 2021
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